FUORI DAL SEMINATO di Daria Martini

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Indice :

1 Par coii bsogna semna / Chi semina raccoglie / You reap what you sow

2 TüC AS CIAMUMMA COSIMO DAL VOTï. (TUTTI CI CHIAMIAMO A VOLTE COSIMO) di Francesco Bertelé e Emanuele Cavallo

3 LA DANZA DEGLI ATTREZZI di Nico Angiuli

4 THE LOCAL DENSITY OF MATTER di Dafne Boggeri.

5 FRASSINETOPO di Matteo Rubbi in collaborazione con Francesco Burzotta

6 C'ERA UNA VOLTA UN PICCOLO NAVIGLIO di Beatrice Bailet e Matteo Rubbi

7 ISOCRONIA OPEROSISSIMA di Iacopo Seri e Simona Rossi

8 LA RADICE DEL QUADRATO di Alessandro Beluardo

9 AGENZIA DANCING DAYS di Emanuele De Donno e Luca Pucci

10 FUORI DAL SEMINATO di Daria Martini

11 COME UNA FOGLIA SUL PO di Elena Nerina Reverberi

12 ENRICA 3000 di Diego Perrone

13 CMè NA BARCA ANT IN PUSS di Luca Percivalle

14 Video




Fuori dal seminato, 2011, stampe. Affissione nel Giardino del Pozzo Antico



Fuori dal seminato, 2011, stampe. Affissione nel Giardino del Pozzo Antico



Fuori dal seminato, 2011, stampe. Affissione nel Giardino del Pozzo Antico

Fuori dal seminato, 2011, stampe. Affissione nel Giardino del Pozzo Antico

Potremmo raccontarvi di come è stato difficile capire -e fotografare- quali piante, familiari ai nostri occhi, siano invece piante esotiche naturalizzate nella zona, di come siano entrate nella nostra cultura -basti pensare all'acacia che, di origine americana, arriva fino sulle nostre tavole fritta e zuccherata-, di come sia stato faticoso girare la campagna limitrofa a Frassineto Po cercando di leggere il peasaggio in un modo cui non siamo abituati, di quanto sia stato impegnativo e emotivamente coinvolgente raccogliere storie simili a quelle che appartiene a Martini, quale responsabilità l'ha investita e come la accolta dentro se..

Invece vi diremo solo che

Gilles Clement definisce “terzo paesaggio” i recessi abbandonati delle coltivazioni, i bordi delle strade, spazi
attorno alle case e ai binari della ferrovia. Abitano questi luoghi le protagoniste delle foto. Sono erbe esotiche, arrivano da altri luoghi e condividono gli spazi con le specie locali. Sono una presenza familiare, ma portano con loro storie che stanno in equilibrio tra due luoghi, vivono di conciliazione e di separazione, di incompiuto, di imperfetto e di indefinito.