Francesco Bagna e la sua cagnolina durante le riprese, giugno 2011, Frassineto Po
Francesco Bagna e la sua cagnolina durante le riprese, giugno 2011, Frassineto Po
Francesco Bagna e la sua cagnolina durante le riprese, giugno 2011, Frassineto Po
Luca Percivalle, Cmè na barca ant in puss, 2011, audio in dialetto di Frassineto. Immagine del pozzo da cui escono le voci che raccontano del Po.
Il lavoro di Luca Percivalle nasce da un suo amore per il Po e dalla propria frequentazione per questo fiume sulle cui sponde nasce proprio Frassineto Po.
La ricerca dal sapore antropologico che Percivalle ha intrappreso l'ha portato ad incontrare Francesco Bagna, pescatore frassinetese, a sua volta figlio di pescatori, che conserva memoria di questo mestiere oggi scomparso e di ciò che il Po era e rappresentava appena qualche decennio fa. L'artista raccoglie queste parole in una traccia audio che installa dentro ad un pozzo.
Quello di Bagna è un urlo di denuncia, una richiesta di aiuto e di attenzione per questo Po, che è oggetto costante di diatriba, sulla cui conservazione si scontrano diverse scuole di pensiero, ma che sicuramente oggi soffre.
Come un topo caduto in trappola, come una rana che nel lungo momento in cui viene inghiottita da una biscia emette un sordo grido d’allarme forte e straziante, come chi ha vissuto una vita sul Po non lo sente più libero di giocare, così come una barca in un pozzo.