Gate 5 : Networking 2004-2005 - My home. Una casa in città Promosso da Regione Toscana - TRA ART e dai comuni di Firenze, Livorno, Monsummano Terme, Pontedera, Prato, Seravezza. | ||
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GATES Un progetto UnDo.Net dedicato a quelle iniziative che promuovono una riflessione intorno agli sviluppi dell'arte contemporanea, che si aprono a un dialogo e a uno scambio con gli altri ambiti della società contemporanea. continua Networking 2004-2005 My home. Una casa in città Arianna di Genova Le città sono diventate delle architetture mobili mentre spazi frammentati e flussi di umanità varia accompagnano la veloce trasformazione dell'universo urbano. È per questo che ci sembra importante ribaltare la prospettiva del cittadino globale, nomadica, sradicata, senza punti di riferimento e restituire il soggetto indebolito, disperso, alla sua casa. Ma nel mondo moderno, attraversato da quella società che Zygmunt Bauman chiama della modernità liquida, la casa non significa più separatezza, barriera tra privato e pubblico: è un luogo di incroci, dove far convergere storie antiche e contemporanee, tradizioni e sperimentazioni, memorie collettive e individuali. continua Pratiche artistiche nella città delle città Matteo Chini Un'area vastissima su cui appaiono ammassi di ferraglia contorta, macchinari rugginosi, balle di carta di giornale rigidamente squadrate e lì vicino un enorme hangar dentro cui piove una luce straordinariamente bianca e in mezzo qualcuno ha scavato un tunnel per il centro della terra. Oppure le stanze segrete di una villa o di una fortezza, sale e cunicoli che girano intorno a un cortile invaso dalle piante e tutto intorno strane fabbriche antiche e case ritagliate dalle correnti rapide del fiume. O ancora gli ambienti incredibilmente vuoti di un teatro, le corde e gli argani nascosti per alzare il sipario, i corpi dei ballerini che si muovono lentissimi sopra un parquet perfettamente liscio. continua Pratiche artistiche nella città delle città Lorenzo Bruni La casa è uno spazio fisico e mentale, è lo spazio della memoria (retroattiva e attiva verso il futuro) e dell'istante del presente nella sua pratica quotidiana. Nel corso del '900 il tema della casa è stato usato sul piano metafisico come possibile chiave di lettura per parlare dell'autocoscienza del soggetto rispetto al suo abitare il mondo. Questo forse è legato al fatto che l'individuo sperimenta per la prima volta all'interno della sua abitazione le modalità con cui ordina, gestisce, pensa ed agisce lo spazio, le cose del reale, rendendolo concreto. È l'essere nel mondo di Heidegger o lo scoprire la dimensione intima nascosta in quella oggettiva e fisica delle cose apparentemente mute come le case di Bachelard. Allo stesso tempo però la casa era e rimane il nucleo minimo con cui organizzare e progettare lo spazio fisico della realtà urbana, lo spazio percorribile e fruibile per la gestione della coesistenza tra i singoli. continua I Progetti
Workshop di Gülsün Karamustafa
Workshop di Gea Casolaro Workshop di Zineb Sedira Workshop di Dragana Parlac Workshop di Katarzyna Kozira Doris Bloom, conferenza
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