Welcome to Networking City
di Marco Scotini
La forma di un insediamento non e' deducibile dai suoi aspetti fisici, dall'evidenza architettonica dei suoi percorsi, dei suoi limiti. Non lo e' nello spazio indigeno ma neppure - all'opposto - in quello attuale delle popolazioni spaesate, deterritorializzate, delle sfere pubbliche in movimento. E' piuttosto una mappa mentale che solo gli insediati conoscono, un insieme di rapporti sociali o di tempi accumulati, di frammenti di vissuto. Ogni spazio abitato e' costruito piu' sul modello della topologia freudiana (con tanto di ritorno del rimosso e interferenze tra l'universo del conscio e dell'inconscio) che su qualsiasi modello di rappresentazione dello spazio (teorico, geometrico, matematico). Come entrarvi allora? Come - direbbe Kafka - corrompere il guardiano? Quali sono gli accessi? Quali le rotte certe e gli itinerari probabili per poter avanzare nel territorio sconosciuto, nella terra incognita che e' la citta', qualsiasi esperienza della citta'?
Networking City non e' un parco tematico, una Fantasy Land, ne' il set di una produzione science fiction. E' al contrario una sorta di condominio temporaneo, un falansterio precario e aperto, un cantiere in corso d'opera che nasce come alternativo spazio sociale dall'occupazione dei padiglioni di un edificio preesistente. Nonostante l'aspetto di citta' entro le mura, di 'citta' fortificata' e vietata, Networking City e' in sostanza una piattaforma pubblica e collettiva, un'area di servizio simbolica fatta di identita' emergenti e della loro possibile organizzazione sociale. Networking City e' un display sull'idea di citta' ma anche nella citta', dentro le sue maglie e i suoi quartieri, tra le sue strade e le sue piazze.
E', in qualche modo, la memoria delle citta' attraversate ma anche la proiezione sintetica dei concetti chiave che ci hanno guidato nei due mesi del laboratorio territoriale 'Le citta' della gente': network nomade in cinque citta' della Toscana alla scoperta di una geografia meno ufficiale ma piu' reale, meno riconoscibile ma emergente.
Una sorta di come-back-to-the-city, un'anamnesi piuttosto di un'archeologia urbana che passa attraverso gli scarti, i margini, le rovine e i vuoti abbandonati: riserve semantiche non assimilate, lasciate indeterminate, aperte a nuove strategie di adattamento, a progetti sociali inediti, a produzioni alternative di spazio.
Riciclare, ri-costruire, attraversare, autorganizzarsi sono solo alcune voci del lessico Networking City e, allo stesso tempo, sono le pratiche ordinarie, le determinazioni relazionali che in questo spazio si cerca di attivare, di mettere in forma. Una serie di servizi - dall'ufficio immigrazioni al mercato coperto, dalla sala giochi al bonus bar, dall'infopoint all'arena dibattiti, dalla biblioteca alla sala cinematografica, alle aree di accoglienza e ospitalita' - hanno trasformato gli spazi dei Cantieri Culturali Ex Macelli di Prato in una sorta di infrastruttura pubblica per cinquanta giorni. Ciascuno spazio porta il nome di una piazza, di un quartiere, di una scuola, di una stazione delle cinque citta' coinvolte nel network. Entro tende da campo o container posti negli spazi esterni e' stato allestito il vero e proprio laboratorio di ricerca sul territorio che gia' nelle singole citta' ha preso il nome di 'Osservatorio nomade' o di 'Office for Urban Transformation' e che ha continuato ad essere attivato, nei giorni dell'insediamento, come vero e proprio archivio a livello locale e a scala internazionale.
Networking City e' il prodotto della collaborazione tra Meschac Gaba, Carlos Garaicoa, Stalker, Superflex, Bert Theis e settanta giovani artisti operanti in Toscana.
Purtroppo, ma forse non e' un semplice caso, Networking City sa di nascere all'ombra di una citta' bombardata.
INCROCI
articoli pubblicati nel Network UnDo.Net:
Audio intervista a Marco Scotini, 21/1/2003 ''Networking vuole essere un laboratorio territoriale collegato ad un contesto globale, internazionale, rappresentato dai 5 artisti che terranno i workshop...''
Iniziative di confronto
TO-present 2003 6,7,8,9 novembre: ogni giorno online immagini dalle mostre torinesi e commenti audio a critici e artisti
Synapser 2002 Tessitore di connessioni
Molteplicitta' 1999 Rappresentazioni, percorsi e visioni della citta' contemporanea nelle opere dei giovani artisti e autori italiani. A cura di Bartolomeo Pietromarchi
Public art in Italia, 1999 A cura di Alessandra Pioselli
Subway 1999 Arte egli spazi della metropolitana, delle stazioni e del passante ferroviario
Survival, ovvero la giungla sotto casa 1999 Emanuela De Cecco testo per il progetto di Enzo Umbaca
Generazione immagini III. Arte e citta' Public Art - 1996/97 A cura di Roberto Pinto
Generazione immagini III. Arte e citta' Public Art - 1996/97 Interventi di vari autori italiani
Territorio Italiano 1996 A cura di Giacinto di Pietrantonio
Altre risorse e articoli
Emanuela De Cecco Operazione a cuore aperto: articolo in Juliet n. 105 dic 2001/gen 2002
Franco Bianchini I risultati delle politiche culturali degli anni '80 e la situazione attuale
Paola Ferraris Dall'arte di stato all'arte pubblica: articolo in Juliet n. 90 dicembre '98
Hans Ulrich Obrist Une ville peut en cacher une autre
Maggie Bolt How artists should be involved to achieve quality public art practice
Hans Ulrich Obrist Conferenza tenuta presso la Fondazione Antonio Ratti, Como 1996
Nicholas Bourriaud Conferenza tenuta presso la Fondazione Antonio Ratti, Como 1995
Informazioni su eventi affini
Citta'zioni Un caso di Public art a Milano
Cittadinanza attiva Pratiche sociali e la costruzione della citta' pubblica
Quotidiano sostenibile Scenari di vita urbana
Going Public Poetiche e politiche della mobilita'
Ad'a-Area d'Azione Progetti di arte pubblica alla Rocca Sforzesca di Imola
Stazione Utopia A cura di Molly Nesbit, Hans Ulrich Obrist e Rirkrit Tiravanija. 50a Biennale di Venezia
Sistemi individuali A cura di Igor Zabel. 50a Biennale di Venezia
Riserva Artificiale Progetto artistico collaborativo. Nell'ambito dei progetti Links 50 Biennale di Venezia
2003 Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile. Rassegna annuale di Cittadellarte
Salon des Refusees Cosa e possibile e cosa no nella public art? A cura di Roberto Pinto
Storie di citta' Nell'ambito del workshop curato da Roberto Pinto si svolgeranno incontri pubblici con alcuni operatori di settore
USE. Uncertain States of Europe Dentro la Citta' Europa, nell'ambito della XX Esposizione Internazionale della Triennale di Milano 'La memoria ed il futuro'
LabOratorio 2/Proposte XVI Un'indagine sulla ridefinizione dei confini fra spazio pubblico e spazio privato. A cura di a.titolo
Multiplicity Una collezione di luoghi. 41 letture della vita urbana contemporanea. A cura di Stefano Boeri e Fabrizio Gallanti
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