Attraversare le contingenze allargando le prospettive

2010
X Anno di pubblicazione

Spunti di riflessione comune generati dagli eventi e dall'analisi del contesto culturale e sociale a cura di UnDo.Net, dei collaboratori del network e della community

L'opera che Blu aveva dipinto in soli 6 giorni sulla gigantesca fiancata esterna del Geffen Contemporary at MOCA e' stata altrettanto rapidamente cancellata. Eppure non si trattava di un intervento abusivo, ma della risposta all'invito di Jeffrey Deitch, chiacchierato direttore del museo di Los Angeles. Stefano Questioli racconta la vicenda e i suoi interessanti risvolti
vai alla pagina


21/12/2010
"Cari compagni ex comunisti, ecco perchè dovreste sfiduciarmi"
Lettera di Sandro Bondi riscritta in versione dadaista. Una miscellanea di dichiarazioni del passato come in un collage alla Tristan Tzara.
A cura di Il Paese è reale (DRR)
16/12/2010
Secondo Hans Haacke la pratica artistica è connaturata alla dimensione politica e questa è anche la tesi del libro di Stefano Taccone. Haacke ha vinto il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia quando nel 1993 ha "decostruito" il Padiglione tedesco, rappresentando una Germania da rifare. Ma in che modo l'arte può influenzare la trasformazione sociale? "Per Haacke l'arte non incide sulla società direttamente, ma, rendendo trasparenti situazioni di fatto, si pone piuttosto in funzione propedeutica rispetto alla trasformazione" così afferma Taccone nell'incontro di presentazione del volume che ha visto al Pan di Napoli una fitta conversazione fra Marina Vergiani, Stefania Zuliani, Elvira Vannini, Francesca Guerisoli e Matteo Lucchetti.
vai alla pagina


10/12/2010
Artisti, curatori e docenti attivi nel Nord-Est dell'Inghilterra si sono riuniti per discutere del rapporto tra insegnamento e meccanismi artistici collaborativi. Calcolo o desiderio di incidere sulla società, forme alternative di apprendimento e processi di monetizzazione, senso del movimento e inaspettate opportunità. Molti i temi in campo, più o meno sviluppati, in “The co-operative membership”, un'occasione di incontro e un report a cura di Gabriella Arrigoni.
vai alla pagina


03/12/2010
Museo del Novecento, Palazzo dell'Arengario ( dicembre 2010 )
05/12/2010
Provare a ripensare lo spazio di quello che e' stato il setificio più antico d'Europa guardando al territorio che lo accoglie. Una sfida per le curatrici di a.titolo, da qualche mese alla direzione del Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee di Caraglio. Dall'arte pubblica al museo perche' "In Italia ci sono evidenti ritardi delle politiche culturali; troppo spesso si dimentica che il museo e' un luogo pubblico e che la sua missione e' quella di conservare e promuovere il patrimonio del pubblico" come affermano in questa intervista Lisa Parola e Francesca Comisso.
vai alla pagina


18/11/2010
Viaggi per turisti del tempo nell'Europa orientale, cioè in luoghi dalla definizione ideale più che geografica. Il video di Joanne Richardson e David Rych è un progetto artistico che attraversa e documenta i luna park della Ostalgie, dove si racconta una storia troppo recente. Così con loro percorriamo reenactment storici e orrorifici luoghi della memoria, ricostruzioni cinematografiche (in)verosimili e frivole perversioni di... passaggio.
vai alla pagina


04/11/2010
Un laboratorio e una mostra che hanno messo in gioco due archivi: uno con opere video di giovani artisti e l'altro con sperimentazioni degli anni '70 e '80. Tante le invenzioni che, come vuole il titolo, combinano fonti multiple attingendo al grande "deposito sincronico di scenari culturali" secondo la citazione riutilizzata dai curatori per definire il passato. E ora, nelle parole degli artisti che hanno partecipato, generano "nuove possibilità di ricordare nel futuro".
vai alla pagina


22/10/2010
"Si parla tanto delle gloriose scene artistiche del passato, dei casi in cui le persone giuste sembravano tutte trovarsi nel posto giusto al momento giusto, prima della rivoluzione digitale di massa." Così inizia il racconto di Club 21, un evento che secondo i giornalisti londinesi sarebbe stato a base di sesso, droga e rock'n roll. I protagonisti sono un bel gruppetto di artisti internazionali che in questo diario day by day raccontano e mostrano cosa è successo in una ex chiesa durante Frieze Contemporary Art Fair dal... 17 all'11 ottobre scorsi.
vai alla pagina


12/10/2010
Casabianca, il nuovo spazio aperto da Anteo Radovan alle porte di Bologna, ha inaugurato la propria attività domenica 26 settembre con una collettiva "fuori misura" che ha coinvolto oltre 80 artisti. Il fautore dell'iniziativa ha passato l'estate a sistemare un grande fienile con l'intenzione di dar vita ad un luogo in cui gli artisti facciano gruppo e circolino idee trasversali alle generazioni ed ai contesti geografici.
Ecco una suggestiva sintesi delle interviste raccolte da Massimo Marchetti durante l'opening.
vai alla pagina


04/10/2010
Afferma Fabrice Gygi in questa conversazione con Barbara Fassler. Lei lo incalza con una fila di domande molto dirette per capire in che senso il suo lavoro "evidenzia il valore universale dei meccanismi del potere", lui non ci casca mai: "Nessuna posizione, nessun messaggio" però... "Occorre diffidare". La mostra dell'artista all'Istituto Svizzero di Milano coincide con quella di Cattelan e ce n'è anche per lui: "non conosco il progetto, ma in questi casi diventa molto importante sapere chi paga, chi da l'autorizzazione, chi sta dietro..."
vai alla pagina


06/10/2010

Peep-Hole è uno spazio non profit per l'arte contemporanea aperto a Milano da circa un anno, qui il 17 settembre ha inaugurato una mostra di Corrado Levi dal titolo "Quasi, autoamori di Johnny e Una poesia". Massimo Marchetti ha parlato di questo intellettuale eterodosso con Vincenzo de Bellis, curatore e co-fondatore dello spazio, cogliendo l'occasione per allargare il discorso su un confronto tra la città di trent'anni fa e quella odierna. Storie recenti e futuribili...
vai alla pagina


20/09/2010
Un tempo onnicomprensivo dove tutto si annulla e si distrugge nella dimensione della sincronicità.
Artisti che indagano il processo sociale che oscilla tra ricordo e amnesia nella contemporaneità.
L'arte della memoria contro la pratica del silenzio e della menzogna che ha condizionato la nostra storia.
Modi per fissare i ricordi, perché la memoria non sia corrotta ma socialmente preservata e trasmessa.
Associazioni d'idee o citazioni che suggeriscono diverse interpretazioni.
Ecco come Matteo Lucchetti, Marcella Anglani e alcuni artisti riflettono su un continuo processo di definizione.
vai alla pagina


20/07/2010
In un luogo insolito nel cuore di Milano, a un passo dalla rassicurante Pinacoteca di Brera, si è da poco conclusa una mostra che ha insieme inorridito e sedotto. Si è svolta soprattutto al di sotto di un edificio nobiliare settecentesco dimenticato.
Ci riflette Giada Cattaneo che ha potuto osservare dall'interno le reazioni di spettatori ed esperti svolgendo il ruolo di mediatore culturale. L'isola dei porci di McCarthy ha messo alla prova il perbenismo milanese, in attesa del dito di Cattelan volto a "rompere l'ovvietà dello spazio urbano e uccidere i nostri pregiudizi"...
vai alla pagina


26/07/2010
Estate, tempo di festival dal nord al sud. Portano oltralpe e attraverso il mare genti diverse, in una scia di climi che si adattano come ombre lunghe sui muri di borghi storici o in spazi aperti. Ma anche trasfigurano costruzioni postindustriali, invadono le strade e si mescolano in relazioni effimere nei territori delle sette arti. Gli stessi artisti incrociano progetti diversi a seconda del carattere di ogni festival; noi abbiamo tracciato un breve escursus: Santarcangelo, le Colline Torinesi, Sound Res, VolterraTeatro e Drodesera, con un'intervista di Alessandra Saviotti alla direttrice artistica.
Non ce ne vogliano i molti assenti, l'attenzione è sulla performing art nelle sue più svariate sperimentazioni, ma anche sui luoghi e sull'età delle iniziative...
vai alla pagina


15/07/2010
"Mi chiamo Louise Bourgeois. Sono nata il 24 dicembre del 1911 a Parigi. Tutto il mio lavoro degli ultimi cinquant'anni, tutti i miei soggetti hanno tratto ispirazione dalla mia infanzia."
Una donna che ha attraversato quasi tutto il XX secolo: l'emergenza delle artiste/donne dopo gli anni Sessanta, l'arte in relazione al corpo e alla memoria nel secondo dopoguerra. Che ha avuto la prima mostra importante soltanto a 71 anni, che ha rovesciato in nuovi immaginari il dolore, la paura e la solitudine; che ha cercato di trasformare la misura intima e personale della sua vita in una dimensione corale, mettendo a fuoco le logiche di potere, di sopraffazione, di ingiustizia iscritte profondamente nella storia collettiva. "Io non sogno mai, io penso" diceva. Ne scrive Carla Subrizi.
vai alla pagina


06/07/2010
Lo scenario latino americano con Tania Bruguera, Regina José Galindo, Maria José Arjona e Teresa Margolles, ma anche i partenopei MaraM e Sebastiano Deva con la croata Xena Zupanic. Sono loro che hanno dato "corpo" ad un'intensa rassegna di performance al Museo Madre di Napoli tra live art e teatro, polemiche e partecipazione corale.
Trasgredire, attivare, mettere in scena, creando contro-reazioni ed effetti non solo emotivi, con l'obiettivo di coinvolgere l'ambiente circostante e la collettività. "Tutti questi artisti lavorano sul corpo in chiave politica. Ci è sembrato interessante, anche visto il momento di scarsa libertà espressiva nel nostro Paese" affermano i curatori Adriana Rispoli ed Eugenio Viola in questa intervista, che racconta i "fatti" nella loro successione e non solo.

vai alla pagina


25/06/2010
Con questo titolo e con la domanda "Possiamo scandalizzarci solo all'interno dei musei e restare impassibili di fronte a un telegiornale per la stessa identica tipologia di immagine?" si possono sintetizzare le impressioni di un giovane artista e di una giovane curatrice alle prese con la Biennale di Berlino inaugurata il 9 giugno.
32 gradi il primo giorno e 21 il secondo; lo sbalzo di temperatura non ha fermato il popolo dell'arte che ha invaso la capitale tedesca per l'opening. Proprio da questo ha preso spunto il "diario" di Pierfabrizio Paradiso ed Eleonora Farina, che nelle loro sequenze di immagini hanno voluto cogliere soprattutto gli sguardi e le reazioni dei visitatori. E nonostante paia condivisa l'opinione che in questa edizione della biennale ci siano "alcuni bei lavori che pero' non creano una bella mostra", Berlino offre molte occasioni per sognare, che i nostri non si sono lasciati sfuggire.

vai alla pagina

18/06/2010
Nessun'anima in vendita: un titolo ambiguamente romantico nel balenio di uno sguardo tra il compiacente e l'opportunista. E' quello scelto per il festival degli spazi indipendenti organizzato dalla Tate a Londra come parte dei festeggiamenti per i suoi primi 10 anni.
Qui, 70 tra organizzazioni non profit e collettivi artistici provenienti da ogni angolo del mondo, hanno dato vita ad "un incrocio tra un bazaar orientale, un circo occidentale, il cortile di una scuola e la rete di facebook". Questa definizione di una dei protagonisti non è propriamente bonaria, così come non lo è stato diffondere una lettera di protesta che ha denunciato il mancato rimborso di molte organizzazioni invitate e altri casi più clamorosi della politica economica del museo.
Dalla cacofonia dell'evento sono emerse molte domande pertinenti agli spazi non profit su cui vale la pena di riflettere. Eccone alcune insieme ad alcuni pareri in presa diretta.

vai alla pagina

14/06/2010
Strange Comfort (Afforded by the Profession) è una mostra che trae ispirazione da un modo di ricostruire la Storia, prende spunto dal racconto di uno scrittore e dal modo in cui il suo protagonista intreccia i ricordi ed i testi di altri poeti e scrittori.
"Dal metodo che emerge nel racconto di Malcolm Lowry, siamo partiti per cercare di capire come gli artisti contemporanei indaghino il passato", afferma il curatore Salvatore Lacagnina in questa intervista. E' un modo autonomo, quasi autoreferenziale, che evidenzia contraddizioni e derive offrendo scorci inaspettati. E da Roma a Basilea, il percorso di questo progetto continua nei suoi svincoli...

vai alla pagina

09/06/2010
Gemine Muse 2010: in 22 città  italiane, più di 120 talenti, 30 curatori, 19 sedi espositive e 3 percorsi diffusi nei centri storici di altrettante località . E naturalmente diverse prospettive all'interno di ogni mostra, vista la convergenza di molteplici artisti.
Quelle che seguono sono solo tre storie, tre possibili versioni: liscia, gasata o ferrarelle non nell'ordine. Ma niente può cominciare dall'inizio, forse perchè cos'è 1 nessuno lo sa, quindi non esiste. Per raccontare si potrebbe adottare un ordine alfabetico o sparpagliare associazioni d'idee; usare esposizioni con punteggiatura da apnea, o passare info asciutte stile agenzia stampa. Si potrebbero far risuonare le parole o farne prima evaporare l'odore.
Ognuno sceglie comunque le sue tag...

vai alla pagina

31/05/2010
Videoprogetto è un'iniziativa di scambio che si è concretizzata in due rassegne video, rispettivamente di artisti italiani e inglesi, presentate in contemporanea a Roma e Birmingham. Un dialogo creativo che ha connesso 26cc di Roma e Grand Union di Birmingham, cioè due spazi non profit che Viviana Checchia ha messo in contatto. L'ubiqua curatrice qui intervista l'artista Mauro Romito, con lei ideatore dell'iniziativa, e Cheryl Jones, che dirige l'artist run inglese.
E gli scambi proseguono con la coppia di opere, tratte da Videoprogetto, che Viviana Checchia propone questa settimana su 2Video...

vai alla pagina

10/05/2010
"Noi siamo per definizione una rivista 'trasversale', termine che preferisco a 'interdisciplinare', spiega Biancamaria Bruno direttrice di Lettera Internazionale. Nel lontano 1984 "animatore del progetto fu Antonin Liehm, intellettuale e critico cinematografico cecoslovacco, protagonista della Primavera di Praga nel 1968 e poi esule negli USA e a Parigi, dove tuttora vive". E' un'idea nata mentre il mondo era ancora diviso tra Est e Ovest, che procede nel tempo coniugando autori classici e contemporanei ed ha ricevuto lo speciale "Premio Nazionale per la Traduzione".

vai alla pagina

30/04/2010
Domenica 28 febbraio 2010 presso lo spazio artist run 91mQ a Berlino si è svolto un incontro tra i tanti italiani berlinesi d'adozione che si sono sentiti coinvolti dai temi emersi nelle riunioni che hanno avuto luogo in Italia dopo l'appello al Presidente Napolitano.
Sono prevalentemente giovani artisti che si sono sentiti accolti, che sanno di non essere nel Paese dei Balocchi e che, pur vedendo l'Italia da lontano, sono in grado di descrivere strutture ed istituzioni in funzione in Germania e in Italia ancora inesistenti. Opinioni, paragoni e spunti di riflessione nel report dell'incontro e nel video.

vai alla pagina
27/03/2010
Quattro "realtà" non profit in transizione per cui lo spazio è una variabile pur essendo un'idea fondante. Che agiscono in luoghi temporaneamente disponibili in cui marcare - o confondere - i passaggi nel tempo (Opera Rebis), oppure fortemente caratterizzati: come un lungo corridoio cieco (Condotto C), un rifugio con fenestrella fra privacy ed esibizionismo (Wunderkammern), magari ambiti in cui sviluppare mappe (Start).
Persone che mettono in comune le loro storie arrivando o rimanendo a Roma perchè l'hanno scelta. Caratteri diversi che emergono in queste 4 interviste, ma volontà che si incrociano sul territorio e si sono confrontate con altre domenica scorsa nell'incontro organizzato da Michela Gulia ed Eleonora Farina.

vai alla pagina

15/03/2010
La trascrizione di alcune delle interviste "a caldo" realizzate da Annalisa Cattani e Massimo Marchetti durante Artefiera 2010 a Bologna. Hanno tutti risposto ad una domanda (seria) che chiedeva un parere circa l'ingerenza della politica nella cultura e se la mobilitazione in corso dopo l'appello al Presidente Napolitano è utile o ci sono altri modi per opporsi.
Su alcune cose sono tutti d'accordo, artisti, galleristi, curatori; sia figure concilianti che polemisti nati, passanti distratti e lottatori. Su altre prevale il cosiddetto pessimismo della ragione, il già visto, o domani è un altro giorno si vedrà.
Ma c'è un certo spirito di corpo che anima i desideri di tutti. E non è il diavoletto di Maxwell...

vai alla pagina

09/03/2010
Proseguono gli incontri in merito ai temi sollevati dall'appello al Presidente Napolitano; ogni situazione nasce con l'obiettivo di attivare il dibattito sulle politiche culturali in Italia.
A Genova sono emerse le problematiche della realtà cittadina, come l'imminente elezione del nuovo direttore del Museo di Villa Croce, o il fatto che i pochi spazi disponibili cambiano destinazione d'uso senza essere sostituiti da altri luoghi dedicati all'arte contemporanea. Vista la carenza di strumenti d'informazione sulle attività locali, viene proposta la creazione di un osservatorio che monitorizzi le iniziative artistiche e sono fissati altri appuntamenti per cominciare ad affrontare con scadenza regolare le questioni sollevate in questa prima riunione.

vai alla pagina

02/03/2010
Cosa vuol dire 'site related'? In questo caso una catena di relazioni, messe a fuoco da molteplici prospettive, sdoppiate dall'essere visitatori e autori in successione, complicate da una condivisione d'intenti poco pacificante. Perchè i visiting artists sono stati 11 giovani autori che hanno discusso opere di artisti saldamente posizionati all'interno di un circuito museale e hanno voluto relazionarsi con il loro lavoro per riflettere sul proprio.
Suoni, immagini fotografiche e video sono il risultato del laboratorio Art Hub sviluppato per il progetto Twister - Rete Musei Lombardia per l'Arte Contemporanea. Capogiri, furti, incursioni, duelli, soliloqui, ascolti, residenze sono gli esiti di una sfida creativa in cui l'importante era partecipare... Il progetto Art Hub nasce infatti per valorizzare gli artisti che operano nella video e sound art, promuovendone le opere online e grazie a sinergie e collaborazioni con enti ed istituzioni. Il laboratorio Twister Visiting Artists è stato ideato e organizzato dal Dipartimento Educativo GAM di Gallarate, dall'associazione freeUnDo e Francesca Di Nardo

vai alla pagina

19/02/2010
L'ultimo numero del progetto Artelier, pubblicato dal Museo Nazionale d'Arte Contemporanea di Bucarest, esplora una definizione che negli ultimi due anni si è sentita insistentemente: "arte contemporanea Balkanica". Qui artisti, teorici e curatori mettono in discussione la legittimità di questa visione omegeneizzante basata su principi di geo-estetica.
Eleonora Farina intervista Ruxandra Balaci, direttrice artistica del MNAC, che mette in luce difficoltà e intenti di Paesi dove la politica ha atteggiamenti incursivi nella gestione della cultura e l'Occidente ha modalità predatorie. Una breve storia dell'istituzione nata nel 2002 e dal 2004 all'interno della Casa del Popolo di Nicolae Ceausescu, il rapporto con gli artisti della scena romena, alcuni problemi ancora da risolvere e le grandi conquiste dell'attuale museo.

vai alla pagina

03/02/2010
Anche i romani si sono riuniti per riflettere su possibili proposte che diano seguito e sviluppino gli argomenti contenuti nell'Appello al Presidente Napolitano. L'incontro è riassunto per discussioni che toccano temi come la necessità di un organismo centrale, l'accesso alle informazioni e l'esperienza di Ada: il neonato network delle non profit per le arti contemporanee. La Carta etica che Ada propone prende infatti in considerazione molte delle istanze sollevate e le riassume.

vai alla pagina

26/01/2010
Dopo Numero Zero a Torino e Numero Uno a Bologna si continuano a generare discussioni partecipate intorno ai temi che sono stati sollevati nell'Appello a Giorgio Napolitano e alla risposta della stessa Presidenza. Questi incontri nascono per confrontarsi su cosa e come si puo' fare a cambiare l'attuale modo di pensare, produrre e considerare la cultura in Italia.
Mercoledì 16 dicembre ha avuto luogo Numero Due a Venezia e nel corso della riunione sono emerse riflessioni intorno a parole come meritocrazia, precarietà, comunità, risorse, gestione pubblica della cultura e consenso. Per concludere che "non è la sostituzione dei capi delle istituzioni il problema centrale, ma l'atteggiamento arrendevole di chi accetta comunque di perseguire un modello come quello attuale".
Ecco una sintesi dei dialoghi svolti e la registrazione audio integrale della conversazione...

vai alla pagina

12/01/2010
Chi ha firmato la lettera aperta e l'evoluzione della vicenda che raccoglie la protesta per il modo in cui sono state gestite le nomine della nuova direzione del Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli: una delle tante storie che suscitano indignazione e incertezze sulla serietà e professionalità del sistema dell'arte italiano. La lettera è stata scritta il 23 dicembre poi appoggiata e pubblicata su UnDo.Net dal 27 dicembre, qui procedono le sottoscrizioni.
Il testo della lettera ha messo in difficoltà molte figure dell'ambiente 'artistico', altri si sono affrettati a strumentalizzarne l'effetto e come sempre non mancano gli eroi della sesta giornata. Coloro che hanno firmato con consapevolezza e serietà cercano di scardinare l'accezione negativa del "pasticcio all'italiana" e fanno proposte.

vai alla pagina

13/01/2010