Attraversare le contingenze allargando le prospettive

2008
X Anno di pubblicazione

Spunti di riflessione comune generati dagli eventi e dall'analisi del contesto culturale e sociale a cura di UnDo.Net, dei collaboratori del network e della community

Diciamocelo: molti di noi ultimamente hanno passato il tempo ad armeggiare con scotch e carte luccicanti, o a guardare oggetti di grande appeal e squisitezze multicromatiche in vetrine sfavillanti. Imballaggio e packaging sono un diaframma semi-materiale fra contenuto e consumo. Questo pensa Marco Senaldi, direttore della rivista Impackt. Il pubblico dovrebbe capire che "ogni scelta, di cose da comprare, da mangiare o da leggere, è già una presa di posizione e sarebbe ora di spostarsi trasversalmente nei saperi e nelle culture" dice in questa intervista.
Soprattutto visto che oggi "si rischia di imparare più cose sull'arte e sul design da un magazine di psicologia o di edilizia che da una rivista di settore".
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21/12/2008
Politiche e' stato un incontro di due giorni organizzato a Roma da 26cc a cui hanno partecipato 8 organizzazioni non profit europee di Praga, Bratislava, Berlino, Istanbul, Lubiana e Skopje.
E' stato scandito da una riunione tra i rappresentanti degli spazi, una conferenza pubblica e una mostra, Multilogue, con immagini e documentazioni dei progetti realizzati. Per cercare di capire quali siano gli elementi in comune e' iniziato un vero e proprio rapporto epistolare fra le associazioni, attivato da 26cc. Entrando nel merito dei macro-argomenti dell'agenda culturale europea, come lo scambio, l'identita', la cooperazione, si ottengono soprattutto nuovi interrogativi. Vi proponiamo qui la conversazione fra Yane Calosvki, Lise Nellemann, Oyku Ozsoy e 26cc.
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17/12/2008
Da "La città della gente", curata da Marco Scotini nel 2002, a "Integration and conflict", curata da Giacomo Bazzani nel 2007, il progetto Networking ha messo insieme giovani artisti con autori internazionali nel lavorare in diretta relazione con il territorio toscano. Una situazione laboratoriale trasversale che ha posto al centro l'habitat urbano.
Networking offre un'opportunità non solo agli artisti ma anche ai giovani curatori che da oggi possono candidare il proprio progetto partecipando al bando per l'edizione 2009. In queste interviste obiettivi, filosofia del progetto e le esperienze delle passate edizioni nelle parole di Scotini, Bazzani e del responsabile istituzionale Daniele Ciullini. Diversi punti di vista comunque convergenti sull'importanza di creare reti e maglie su su cui tessere i rapporti della città di domani.
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06/12/2008
Far soffiare un vento di cambiamento tra le Vele di Scampia, in un luogo dove tutti dicono che si fa di tutto tranne che vivere, dove nessun postino può arrivare alla tua porta. Pina Capobianco è nata e cresciuta in questo noto quartiere napoletano ed insieme a Stefano Taccone ha ideato e condotto il progetto Corrispondenze di Frontiera, che nasce per portare l'arte laddove nessuno l'ha mai portata insieme a diversi artisti. Qui Rosaria Iazzetta, per esempio, ha cercato di elevare il contesto facendosi spazio fra il cemento e le emozioni degli abitanti.
"Gomorra, la faida di camorra e le cronache nere c'entrano ben poco con le nostre scelte", dicono i curatori in questa intervista con Matteo Lucchetti. Oggi si chiude un ciclo e se ne sta per aprire un altro insieme ad artisti campani e non: qui, dove l'esistenza equivale per molti ad una battaglia quotidiana, sul "limes" tra bene e male.
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30/11/2008
Dono, omaggio, regalo; dall'offerta al sacrificio, dal tributo all'elargizione, fino al fundraising. Tanti i sinonimi e molteplici i sensi delle pratiche del dare e ricevere. Dono e controdono, antiutilitarismo e indebitamento reciproco, scambio simbolico secondo alcuni studiosi e forma di relazione nella sua accezione storico-antropologica. Come il "sabato del villaggio" il dono è sempre più bello nel pacchetto, il giorno prima di Natale: infiocchettato dalle aspettative di chi lo fa e di chi lo riceve.
A Milano più di 200 artisti hanno deciso di contribuire all'asta a favore di Careof donando un'opera, in un gioco di riconoscimento nei confronti del lavoro di Mario Gorni. Ma chi è Mario e che cos'è Careof? Un po' di storia in questa intervista...
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26/11/2008
Uno dei tanti project space europei gestiti da artisti: così Luigi Presicce definisce Brown Space, che ha fondato a Milano insieme a Luca Francesconi. Per loro la curatela è un medium al pari di altri, e gestire un'attività espositiva combinata ad una editoriale è un'estensione del proprio lavoro artistico.
Così nascono mostre, studio visit, produzioni di multipli e una rivista: "con un approccio il più intimo possibile", preferendo la collaborazione alla competizione con altri artisti, sulla base di necessità ed interessi comuni. "Di tasca nostra" come dichiara Presicce in questa intervista...
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22/11/2008
In questo scorcio di nuovo secolo l'orizzonte culturale diventa sempre piu' europeo. I centri non profit di diversi Paesi spesso cercano di creare opportunita' di incontro e lavoro comune che mettano in opera le differenti potenzialita' e prospettive socio-economiche. Questo approccio trans-nazionale ha molti sviluppi gia' da qualche anno, ma in alcuni Paesi si stanno solo ora creando gli interlocutori per avviare un dialogo e progetti condivisi. Fra questi anche l'Italia. "L'idea e' di costruire qualcosa di partecipato a diversi livelli" sostiene Gabriele Gaspari che, insieme a Sabrina Vedovotto, in questa intervista ci parla di Politiche: il progetto ideato dal non profit 26 cc di Roma di cui fanno parte.
Sara' una tre giorni di incontri con una lista di invitati per la maggior parte provenienti dall'Est Europa: Skopje, Ljubljana, Praga, Bratislava, ma ci sono anche rapresentanti di Utrecht, Berlino e Istambul. "La scelta e' stata indirizzata soprattutto verso attivita' la cui storia anticipa cio' che anche noi vorremmo fare qui".
L'obiettivo e' la creazione di nuove modalita' operative, perche' se e' vero che le opere d'arte sono beni di lusso, e' pur vero che l'arte in se' e' un patrimonio della societa'...
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16/11/2008
Nei videogiochi la parola combo (abbreviazione di combination) definisce una serie di azioni in sequenza, che, se compiute molto rapidamente e con abilita', portano vantaggio al giocatore. Ora Combo e' anche il nome di un magazine su carta che si ispira a riviste del dopoguerra come 'Il Politecnico' di Elio Vittorini, 'Officina' di Leonetti, Pasolini e Roversi, 'Civilta' delle macchine' di Leonardo Sinisgalli ed Emilio Villa.
Cosi' dice il suo direttore Giulio Ciavoliello, lo stesso che produce una guida gratuita solo da consultare, cioe' Artshow, che su web fu all'inizio in UnDo.Net prima che prendesse il via la rubrica Pressrelease tantissimi anni fa. Ma Combo e' una rivista che vede l'attualita' come la punta di un iceberg, nata per chi non si interessa solo a chi fa piu' mostre o per chi desidera leggere solo cose facili. In questa intervista Ciavoliello afferma "Nel campo dell'informazione sull'arte si e' passati da una totale estraneita' rispetto alla televisione, anche colpevole, all'adozione colpevolissima, immotivata, fuori luogo, di alcune delle sue peggiori modalita'"
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11/11/2008
Circa 20 anni fa a Prato fu progettato e costruito un museo d'arte contemporanea che era nuovo a partire dalla sua architettura. Il Centro Luigi Pecci sara' a breve ampliato e riorganizzato su progetto di Maurice Nio. La Regione Toscana ha infatti stanziato 5 milioni di euro per la sistemazione della struttura in modo che possa ospitare anche la collezione del museo entro il 2010.
Da quest'anno il Pecci e' stato riconosciuto come Museo Regionale per l'arte contemporanea; il direttore, Marco Bazzini, dice che il Centro ha un piano strategico fino al 2012 e una pianificazione del programma artistico fino ai primi mesi del 2011.
Fra le novita' di cui Bazzini parla nell'intervista con Vittoria Azzarita di Tafter, c'e' anche la recente convenzione con cui la Regione destina al Pecci risorse per un milione di euro per il coordinamento metropolitano di molteplici iniziative nelle aree di Prato, Pistoia, Firenze ed Empoli. Nella stessa direzione va il progetto "Territoria #3. Lo spazio del contemporaneo" che coinvolgera' spazi storici, musei, gallerie, piazze e strade del pratese fino a gennaio 2009.
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05/11/2008
Art Swap Europe e' un forum che ha l'obiettivo di fare rete fra le realta' non profit europee: quasi 80 presenze da 30 nazioni e centinaia di presentazioni e incontri in due giorni a Berlino. Eleonora Farina racconta di cosa si e' trattato ma lamenta l'assenza di quegli spazi italiani di cui vi stiamo parlando da oltre un anno.
La situazione italiana non ha ancora quel riconoscimento e quell'appoggio istituzionale che nella maggioranza dei casi gli altri Paesi offrono a queste iniziative, che hanno quindi senz'altro maggior agio per muoversi e progettare. Da noi c'e' il timore di un filtro selettivo che potrebbe diventare economico, l'avara paura di spendere energie e competenze per chi non ha abbastanza meriti, e al momento c'e' anche chi teme le zecche di turno: riviste, curatori e artisti che hanno bisogno di una rinfrescata. Preoccupazioni lecite o atteggiamento conservativo che sia, le cose si evolveranno in fretta perche' a Torino ci incontreremo a breve e nel frattempo le attivita' procedono...
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03/11/2008
Quasi 200 gallerie di 21 nazioni diverse hanno esposto al Grand Palais e alla Cour Carree du Louvre per la 35ma edizione di FIAC, Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea. E' un evento che - insieme ad Art Basel, Frieze a Londra, o Art Cologne e Art Forum Berlin - e' al vertice del palmares delle quasi 500 fiere organizzate ogni anno in tutto il mondo.
Marion Prouteau ci conduce in una sorta di vorticoso percorso attraverso gli assemblages delle opere della fiera parigina. Qui le protagoniste sono le gallerie che propongono i loro "prodotti" piu' glamour: ed ecco i video di un Bruce Nauman che rappresentera' gli USA alla Biennale di Venezia, cosi' come fara' Claude Leveque con i suoi neon per la Francia. Poi il ritorno di storici galleristi come Yvon Lambert, che ha presentato anche un'opera di Francesco Vezzoli, o di Sperone Westwater, con i grandi nomi dell'Arte Povera.
E per concludere, una gita con Francesca Di Nardo in un piccolo paese della Marna negli spazi di Le Moulin, dove la galleria Continua ha portato tutti i bon vivant per un vernissage di gran charme...
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01/11/2008
Manifesta e' ancora dirompente, sperimentale, militante, promotrice di nuovi processi culturali e geopolitici?
14 giovani curatori
hanno analizzato l'edizione di quest'anno nel corso di un dibattito acceso intorno al lungo tavolo di Tabula rasa a Bolzano. Si sono chiesti se le loro aspettative siano state disattese, se il format nomade della manifestazione non sia diventato solo un brand, e infine quanto una biennale debba rappresentare il mainstream dell'arte contemporanea o se ha ragione Catherine David, quando dice che le esposizioni internazionali su larga scala dovrebbero dar voce alle storie, alle culture e alle pratiche sottorappresentate dal sistema e dalle istituzioni.
I testi, le loro "recensioni orali" e il loro confronto diretto, sono ora da leggere ed ascoltare.
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24/10/2008
10 workshop condotti da autori di rilievo internazionale dedicati a giovani artisti, architetti, operatori con esperienze sul campo. Hanno l'obiettivo di fornire strumenti di lavoro utili a interpretare la citta' e, forse, di far uscire i sogni dai cassetti per farli crescere nelle strade insieme agli abitanti dei quartieri o a chi li percorre ogni giorno. E' GAP - Giovani per l'Arte Pubblica, un progetto ad iscrizione aperta e gratuita ideato dall'Ufficio Giovani Artisti del Comune di Bologna con la partecipazione del GAER.
Abbiamo intervistato Bert Theis, Zimmerfrei e l'architetto Lucio Nardi. Nei loro workshop proporranno di capire, immaginare e trasformare la citta', di dare vita a una partitura luminosa realizzata dagli abitanti, di indagare sulle aperture del possibile.
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18/10/2008
Musica, teatro, danza, video, arti visive, scrittura, sono gli ambiti creativi sostenuti da Movin'Up.
20 giovani autori italiani, selezionati nella prima sessione 2008 del concorso, stanno ora per avviare i propri progetti in giro per il mondo o per partecipare a residenze presso importanti istituzioni internazionali. Abbiamo intervistato tre di loro: Andrea Mochi Sismondi, che scrivera' un libro e una drammaturgia insieme a Teatrino Clandestino sulla sua esperienza con i rom della comunita' di Sutka in Macedonia; Fabrizio Coniglio, meta' del duo artistico ConiglioViola, che a Parigi ampliera' il progetto multimediale di autobiografia immaginaria "Nous Deux"; Laura Delle Piane, che realizzera' un film sul quartiere di San Agustin a L'Havana insieme al Laboratorio Artistico LASA
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01/10/2008
Una raffica di domande percorrera' Milano: sui mezzi pubblici, nei cartelloni pubblicitari e sui quotidiani. Parole che si insinueranno in un paesaggio metropolitano monotono, occupato dalla fretta e da immagini commerciali.
E' Questions, Questions, il progetto che Alfredo Jaar ha ideato in occasione della sua mostra antologica all'Hangar Bicocca e allo Spazio Oberdan.
In questa intervista con Jaar "cracks" sta per fessure, crepe da cui passa una luce che illumina piccole "oasi di resistenza". Una riflessione sul ruolo della cultura in un mondo sempre piu' difficile e complesso che spinge l'artista ad interrogarsi ogni giorno su come agire responsabilmente nella societa'.
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22/09/2008
Un mercato di proporzioni enormi, che si e' allargato moltissimo in un solo decennio. Era infatti il 1997 quando in un'asta di Sotheby's sono stati realizzati 15.2 milioni di dollari in vendite d'arte contemporanea. Poi il proliferare di fiere e biennali internazionali con numeri che solo in Italia superano 1,8 miliardi di euro. Difficile leggere queste cifre senza pensare che siano sottostimate perche' le ricerche si basano solo sui dati ufficiali. Ma anche i mega ricchi necessitano dei pesci piccoli in un sistema, una scena, composta da attori che scompaginano gli equilibri valicando sempre piu' spesso i confini tra i ruoli, e in piu' interagendo tra loro influenzano gli andamenti economici e ne sono a loro volta condizionati. Polvere di stelle, posti al sole e viali del tramonto, un paesaggio in cui gia' i futuristi volevano "abolire il chiaro di luna". In questo articolo l'argomento in un'analisi di Tafter
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23/09/2008
Da gennaio ad oggi abbiamo svolto un'inchiesta sui nuovi spazi non profit che ha attraversato la penisola e ci ha portato anche oltre i confini nazionali.
Curatori e artisti italiani hanno creato e stanno conducendo situazioni in cui sperimentare e discutere attraverso progetti anche molto diversi fra loro. Qualcuno pensera' che la storia si ripete e quasi mai finisce bene, ma oggi molte cose stanno cambiando e la storia di esperienze europee gia' collaudate per una volta potrebbe essere maestra. "Lo spazio indipendente rappresenta nel percorso di un giovane artista e per un giovane curatore un contesto importante dove lavorare senza la pressione del mercato e dove proseguire la propria formazione" scrive Cecilia Canziani nel testo che contestualizza la necessita' di creare un network fra organizzazioni non profit italiane.
Ecco un po' di storia dal primo incontro dello scorso maggio a Milano fino alle prossime iniziative che questo autunno si aprono al confronto: Dynamic Table al Docva di Milano, Indipendence! da 1:1projects e Politiche da 26cc a Roma, e altro ancora...
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17/09/2008
91 metri quadri in una ex fabbrica di birra della Berlino Est per un nuovo spazio non profit italiano. Sempre piu' emerge la necessita' di creare situazioni indipendenti in cui sperimentare e confrontarsi. Il neonato 91mQ e' un progetto che vede gli artisti che lo gestiscono impegnati in prima linea nel proporre l'arte come "strumento di conoscenza e di ricognizione del presente". Eleonora Farina intervista Elena Bellantoni e Marco Giani che parlano delle loro iniziative e delle future collaborazioni con l'Italia. La nostra inchiesta sugli spazi non profit prosegue, tracciando un quadro sempre piu' articolato e propositivo.
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10/09/2008
Si fa presto a dire pubblico, ma se si intende qualcosa di collettivo, accessibile o diffuso, il soggetto per questi aggettivi ha una certa responsabilita'.
Roberto Daolio risponde ad alcune delle tante domande circa l'arte pubblica a conclusione del seminario organizzato a Bologna nell'ambito di gap; un'iniziativa rivolta a quei giovani artisti che in futuro potrebbero proporre i propri progetti negli spazi urbani. C'e' ancora una certa confusione a proposito di arte pubblica, viene spesso associata ad esperienze di arte relazionale, di arredo urbano, di arte ambientale. E ci sono sempre molte cose da chiarire "ogni volta che si ha a che fare con una committenza pubblica che agisce sul rapporto ambiente-citta' in maniera forzata" dice Daolio. I workshop del prossimo autunno sono in fase di programmazione, si sa che saranno condotti da diversi artisti italiani e che dovrebbero essere operazioni coinvolgenti...
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27/07/2008
La Biennale Europea d'arte contemporanea si manifesta in territori sempre diversi ad ogni edizione e quest'anno "appare" in Trentino-Alto Adige, una regione che vale 2, su 3 citta' diverse, con curatori che lavorano in team: 3 a Bolzano, 2 a Trento, uno a Rovereto. Infine tutti insieme curano una mostra a Fortezza. Gli eventi, i luoghi e le connessioni di questa Manifesta 7 si moltiplicano secondo geometrie frattali e gli argomenti in gioco schizzano veloci come palline di mercurio negli anfratti della storia e fra le aspettative del futuro.
Questo speciale raccoglie video, interviste e documenti che abbiamo pubblicato nel tempo seguendo la realizzazione di Manifesta 7. Ma anche la guida alle mostre che inaugurano dal 17 luglio e i Parallel events sul territorio. E' una pagina in progress che proporra' via via nuove risorse e materiali multimediali utili a comprendere e fruire l'evento nel suo insieme.
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14/07/2008
Affacciarsi su un territorio in cui convivono diverse culture con un approccio interdisciplinare, seguire il filo conduttore dell'attualita' in equilibrio su una quotidianita' che accomuna tradizioni tedesche e italiane. Angelika Burtscher e Daniele Lupo, fondatori di Lungomare Gallery a Bolzano, parlano dei progetti sviluppati dall'associazione in occasione di Manifesta7, degli obiettivi e delle specificita' delle loro proposte, cosi' come delle relazioni con i nuovi spazi non profit italiani che operano da Torino a Palermo con cui si incontreranno una seconda volta a breve e di cui abbiamo parlato nella nostra inchiesta durante gli ultimi mesi.
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21/07/2008
Coraggio e amore, sentimenti e passioni, sono termini che ricorrono nel discorso e nell'approccio alle tematiche di Denis Isaia. "Il focus e' sui contenuti umani di cui condividiamo le forme di confronto con la vita e il senso del tempo" dice motivando gli inviti a Tabula Rasa. Isaia, che assiste i Raqs nella curatela della mostra "The rest of now", ha sviluppato un progetto nel progetto che portera' per 111 giorni le piu' varie istanze all'interno di Manifesta7: un continuo flusso di eventi effimeri che lascieranno solo una traccia impressa nella memoria dei partecipanti. "L'idea da cui siamo partiti con i Raqs e' quella di cercare il confronto e le affinita' fra i concetti in mostra e il territorio. Le domande che ci siamo posti sono: quali sono i confini della mostra, fino a dove si possono spostare? E ancora, forze del quotidiano rispondono al concetto?"
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16/07/2008
Non proprio TAZ ma spazi in attesa di nuovi usi e identita': centrali idroelettriche, parcheggi, complessi doganali, ex-linee ferroviarie, monumenti... L'architetto Luca Emanueli parla di ToReplace.bz, una ricerca sui luoghi potenzialmente adatti ad ospitare attivita' artistiche nel territorio altoatesino. L'idea di base e' riposizionare siti dimenticati, trascurati, scomparsi dalle mappe. Non solo spazi ex-industriali, ma anche strutture periodicamente sottoutilizzate, fabbricati nuovi non ancora locati, edifici in agonia. Luoghi che possono mutare in funzione di nuovi ospiti; ambienti a "bassa definizione" dove l'evento da corpo allo spazio piu' dei muri, come le necessita' del presente hanno sempre fatto con la storia.
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15/07/2008
Essere o non essere: il dubbio amletico tradotto in quasi ogni lingua del mondo. O il meditare sull'impermanenza, sul sorgere e poi passare di tutte le cose come suggeriva Buddha. Il Memento mori (ricordati che devi morire) ai vincitori romani, "Il trionfo della morte" dipinto da uno sconosciuto cinquecentesco a Palermo, la "livella" di Toto', l'iscrizione sulla lapide di Marcel Duchamp: "D'altronde sono sempre gli altri che muoiono".
Una specchiera, 25 lampadari, vecchi armadi, la collezione di ceramiche... Associare nella "lista" oggetti a riflessioni piu' o meno laiche e' la poetica evocativa di Flavio Flavelli che ondeggia, come un novello psicopompo (o Caronte dantesco se preferite) fra ricordi privati e memorie domestiche condivise.
Nell'intervista parla del suo intervento di riqualificazione del Pantheon alla Certosa di Bologna, uno spazio destinato negli anni '90 a veglie funebri, di un casolare in campagna dal quale attingere "all'infinito" immagini d'altri tempi, delle sue "stanze mentali"... Il pensiero sposta gli oggetti di Favelli fra le righe di un elenco: ditirambi e prefiche, danze macabre e mesmerismi, mille forme di divinazione e infine legge dei grandi numeri; poi torna ai "mi ricordo" di Perec...
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11/07/2008
Ci hanno riflettuto Platone, Aristotele, Agostino, Locke, Leibniz, Schelling, Bergson, Warburg, Benjamin... e in questo elenco ci stiamo dimenticando i nomi di tantissimi altri. Lo scibile conservato in forma di sistema non e' solo una fantasia barocca, l'Archivistica e' una Disciplina ausiliaria della Storia che e' parente stretta di Mnemosyne, madre di tutte le Muse. Ma come Valery faceva dire a Monsieur Teste "Il difficile e' ricordare cio' che domani vorro' aver ricordato". Si moltiplicano in tutto il mondo le iniziative volte alla creazione di archivi digitali per la condivisione della conoscenza e la partecipazione alla memoria collettiva. L'Unione Europea sta ora avviando il progetto "Europeana - The European Digital Library, Museum and Archive". Ne scrive Vittoria Azzarita per la rubrica Making Culture, a cura di Tafter. Dove finiranno cronache, narrazioni, sperimentazioni artistiche e riflessioni politiche che dagli anni '90 sono state registrate in formati digitali? Questi nel tempo diventano inservibili a causa dell'incapacita' dei nuovi software di leggerli. Enrico Bisenzi e Claudio Parrini hanno scritto un "accorato" Manifesto per la salvaguardia della memoria.
Associamo all'articolo di Tafter questo scritto perche' i due testi sembrano dialogare, sono in qualche modo contigui.
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09/07/2008
"Brivido, terrore, raccapriccio" diceva Cattivik per farsi coraggio nella notte, ma lui era un antieroe di carta. Gli eroi della street art, urban art o art activism che sia, sono su grandi muri all'aperto nella citta’. "I nomi sono nudi. Io la chiamo arte abusiva finche' non e' mediata da alcuna autorita' preposta, sia essa quella del gallerista, del collezionista o del curatore" dice Stefano Questioli rispondendo al fuoco incrociato delle domande di Giovanna Tonelli. Racconta di Blu e della sua irrefrenabile necessita': "Se non dipingesse un muro o un foglio dipingerebbe direttamente sulla propria fidanzata". Parla della "guerra semiotica" e dei territori della recente arte abusiva, di mainstream e del fatto che sta agli artisti scegliere.
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02/07/2008
Si puo' chiamare street art, urban art, art activism o abusivismo artistico, ha una storia e molti sviluppi, tanti ne parlano, nessuno puo' rinchiuderla in 2 parole ne' fra 4 muri. Di sicuro ha bisogno di spazio e molto spesso di un buio complice per poter apparire all'improvviso una mattina, proprio come i murales di Blu ed Ericailcane comparsi qualche tempo fa a Prato sui muri di un vecchio capannone. Con un grosso bagaglio di quesiti Giovanna Tonelli si e' rivolta a due curatori, Lorenzo Giusti e Stefano Questioli, che fra i primi in Italia si sono occupati di questi artisti. Risponde per primo Lorenzo Giusti che dice fra l'altro "Gli artisti che operano oggi con maggiore coscienza nell'ambito urbano sembrano dialogare piu' con il situazionismo debordiano che con il graffitismo" e racconta un po' di storie come quella ripresa nel video, girato con una telecamera a infrarossi, che documenta l'esecuzione di un lavoro illegale nel 2007. Per video e intervista... vai alla pagina

01/07/2008
Siamo partiti con un'indagine su due nuove associazioni a Roma: spazio 26cc e 1:1projects, poi a Torino con Transport+, a Milano dove Viafarini e Careof hanno dato vita al DOCVA, proseguendo per Exposito a Napoli e Nosadella.due a Bologna, fino a Londra con FormContent e a Berlino con Uqbar. Oggi la nostra indagine sui nuovi spazi non profit in Italia o creati da giovani curatori italiani approda in Sicilia: in un'isola nell'isola. Progetto Isole e' un laboratorio d'arte contemporanea che non ama i Robinson Crusoe o i tanti Prospero con cui dappertutto si ha a che fare... si occupa di progettare "dal basso" e di "porsi in ascolto", come racconta Barbara D'Ambrosio
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27/06/2008
Europa e Asia sono una unica massa continentale, i due sub-continenti infatti, non hanno una netta separazione geologica e geografica, esiste solo una linea di demarcazione convenzionale che è quella dei Monti Urali in Russia. Di molti animali si legge comunemente che vivono in Eurasia e di molte piante che li' sono diffuse; invece degli umani che oltrepassano i confini geo-politici si può dire che sono "transmigrants", oppure che commettono reato. Di "Dissolvenze geografiche dell'arte" tratta la mostra Eurasia al Mart, così come di utopia, forse di eterotopia, antropologia, antroposofia, euritmia...
O meglio: di questo ed altro trattano gli artisti, superando molte frontiere per rincorrere una nuvola in motocicletta, facendo scomparire pezzi di storia, seguendo il circuito venoso del petrolio, costruendo torri di finestre.
Ce ne parlano Julia Trolp, Cecilia Casorati e Lorenzo Benedetti, tre dei curatori della mostra...
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26/06/2008
'Sguardo periferico': una definizione usata in neurologia che indica una sorta di percezione 'sferica' delle cose intorno a sé. Con uno sguardo periferico si può uscire dalla prospettiva soggettiva e sentire il 'corpo collettivo' muoversi avanti e indietro nel tempo. E' semplice associare alla danza e al teatro questa visione, e proseguendo collocare la performance in un ambito di attenzione al rapporto tra corpo, spazio e tempo. E alla fine usare il termine 'politico' "nella misura in cui la costituzione e la progettazione di un gesto implica sempre un corpo a confronto con uno spazio e con un altro corpo", come dice Eva Fabbris, curatrice con Letizia Ragaglia e Corinne Diserens della mostra 'Sguardo periferico e corpo collettivo' nel nuovo Museion di Bolzano.
Nell'intervista ci spiega come incontri, performance e proiezioni, che si susseguono dall'inaugurazione, non siano un programma collaterale ma parte integrante della mostra tanto quanto le sculture o i video presenti all'interno dell'edificio. Un percorso di rimandi, snodi ed esperienze multiformi che raccontano del presente allo spettatore, tracciando una storia frattalica...
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24/06/2008
Si parte da una scelta tra un forum sull'arte pubblica a Bologna e un seminario sull'intreccio tra arte e attivismo a Venezia nelle stesse date. I due argomenti, sovrapponendosi, mettono in chiaro un desiderio dell'arte di avvicinarsi alla sfera pubblica da una parte, e l'arte come sovversione dall'altra.
Forse perche' l'attrazione per la "disobbedienza" e' sempre piu' forte, e' il resoconto di Multiversity a Venezia quello proposto da Marcella Anglani; con le risposte di un gruppo di ospiti internazionali composto da sociologi, critici e ricercatori a domande tipo: come funziona oggi, in epoca postfordista, l'arte attivista? Qual'e', una volta abbandonata ogni retorica avanguardista, la posizione dell'arte e degli artisti rispetto ai movimenti? E con il desiderio di capire quali sono i nuovi lessici per riuscire a costruire piattaforme di lettura di queste pratiche che contrastino la possibilita' di farle ricadere nell'estetica tradizionale.
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17/06/2008
I Raqs Media Collective sono Monica Narula, Jeebesh Bagchi e Shuddhabrata Sengupta, lavorano insieme dal 1992 ed hanno base a Delhi, in India. Cureranno Manifesta 7 a Bolzano nello spazio di una grande fabbrica di alluminio in disuso e, insieme agli altri due team, la mostra di Fortezza. I Raqs sono artisti, curatori, ricercatori, editori che non credono molto nella storia, si pongono molte domande e sollevano questioni intorno ai residui della modernita'; il titolo della loro mostra e' "The Rest of Now". Il nome che si sono dati, Raqs, deriva dalla parola che in persiano, arabo e urdu definisce lo stato in cui entrano i dervisci mentre girano danzando. Ma lo hanno scelto perche' puo' anche significare il contrario di faqs - frequent asked questions, l'acronimo che si trova nelle istruzioni per l'uso a indicare le domande frequenti, ricorrenti, comuni. Quindi Raqs puo' essere letto come rarely asked questions. Questa intervista pero' dovrebbe essere letta per le sue risposte infrequenti...
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15/06/2008
"Re" come risposta, come il reply delle e-mail e "public" come pubblico, inteso sia come audience che come carattere pubblico di un contesto. Dunque "risposta pubblica". Re:public e' un wlog, un workshop on line, pensato per UnDo.Net da Amerigo Nutolo del gruppo di Ibrida. Lo sguardo di Re:public e' dedicato soprattutto all'osservazione delle dinamiche di partecipazione e networking e alle buone pratiche messe in atto.
Il wlog funziona cosi': saranno realizzate interviste video ad esperti e protagonisti di differenti settori e forniti materiali d'approfondimento, gli utenti potranno quindi fare ulteriori domande a cui gli intervistati risponderanno in un secondo appuntamento. Il primo video e' con l'economista Pierluigi Sacco, importante attore nella realizzazione di reti di promozione e produzione di cultura partecipata, a cui e' stato chiesto che cos'e' un Distretto Culturale Evoluto e quali sono le condizioni sociali e culturali che portano alla sua formazione.
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10/06/2008
I nuovi media e le nuove tecnologie offrono metodologie che stimolano la condivisione e la creazione congiunta sul modello dell'Open Source. "In tempi come i nostri, contraddistinti dal disordine, dal ribollire della coscienza collettiva e da una realta' magmatica - resa ancora piu' turbolenta dallo scenario mediale - l'attenzione dell'arte va tutta ai valori e agli strumenti che l'aiutano a sfidare lo status quo" scrivono Marinella Paderni ed Elvira Vannini, curatrici del progetto "Same democracy" a Bologna.
E citano Jens Hoffmann quando parla di strategie post rappresentative per indicare quegli artisti che non si limitano ad interagire con modalita' relazionali, metafore visive e testuali, ma attuano strategie collettive piuttosto che individuali non per produrre oggetti ma per formulare progetti, workshop e azioni.
"Same democracy" si e' sviluppato in due tempi e, con un gruppo nutrito di artisti, ha trattato di nomadismo culturale, spazio pubblico e politico, economie informali...
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11/06/2008
Nel 2003 cinque studenti di Graphic and Virtual Design alla Facolta' di Architettura hanno creato prima una free-press universitaria, poi un'agenzia creativa e oggi una rivista distribuita in una decina di nazioni. Uno di loro, Nello Russo, ci parla dell'avventura di Playzebra che e' "devota all'arte contemporanea, crede nel design della comunicazione e celebra l'urban culture". La sovrapposizione tra arte e design rappresenta il motore concettuale della rivista: un attraversamento pedonale tra le due sponde di una strada, the zebra crossing appunto. E fra artisti e target, editoria e comunicazioni digitali, Playzebra e' pungolata anche da una Torino World Design Capital 2008.
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04/06/2008
In relazione al rapido mutare degli scenari globali, le pratiche curatoriali si stanno sempre di piu' confrontando con le metodologie dell'Open Source culture, con i processi di condivisione, con le dinamiche di produzione e di distribuzione collettiva dell'arte e con il concetto di autorialita' multipla... Presso Neon campobase a Bologna, Same Democracy e' stato strutturato come un display in progress di interventi artistici. Marinella Paderni ed Elvira Vannini hanno invitato artisti italiani e stranieri che si si sono inseriti nel progetto con modalita' diverse: processi in corso, lavori predisposti 'a distanza' e prelievi linguistici di vario tipo. In questo ambito le curatrici hanno avviato una discussione con curatori internazionali; in questo primo step parlano Anna Colin e Mia Jankowicz (Gasworks, Londra) e Marina Sorbello (Uqbar, Berlino). Ecco le loro riflessioni e una descrizione dei progetti artistici in mostra.
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29/05/2008
0, 1 e 2: le edizioni di un evento che fa emergere un progetto rizomatico suddiviso in cicli di conferenze, mostre, residenze, corsi, installazioni di public art. Un progetto che moltiplica l'effetto delle attivita' di 16 associazioni non profit: e' inContemporanea - la rete dell'arte, promosso dalla Provincia di Milano negli ultimi 3 anni. Problema: piu' si lavora e meno si ha tempo per comunicare all'esterno quello che si sta facendo; o anche: se ci si concentra si perde terreno, se ci si disperde si perde forza, come dicevano un po' di persone importanti.
Questo rapporto inversamente proporzionale e' anche il problema della citta' di Milano, o meglio dei suoi abitanti, che si sottopongono a ritmi di lavoro frenetici non avendo quindi il tempo per fruire della grande ricchezza della citta'. Ma per ottimizzare la progressione della cultura contemporanea senza scomodare Fibonacci o la patafisica, per generare nuovi percorsi di senso in nuovi scenari di trasformazione, e' necessario un lavoro permanente e metodico, un disegno, una volonta' anche politica. La Provincia di Milano ha quindi deciso di appoggiare le associazioni in un gioco di simmetrie fra sostegno e promozione.
Cosi' spiega Gabi Scardi, curatrice del progetto, nella sua esauriente intervista circa l'evento che inizia il 23 maggio in Triennale.
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16/05/2008
Negli ultimi due mesi la citta' di Milano, e non solo, e' stata letteralmente invasa da "corpi danzanti" e performance teatrali che proponevano la loro "mise en scene" sotto le pensiline dei tram, nelle vetrine dei negozi o nelle piazze all'ora dell'aperitivo. Le proposte non mancano, eppure gli addetti ai lavori lamentano la mancanza di una programmazione piu' attenta e duratura. Abbiamo chiesto il parere di due artisti, Romeo Castellucci, fondatore della Societas Raffaello Sanzio e Annamaria Onetti, per la neonata rassegna Exister_Danzare nel silenzio.
Due punti di vista differenti che introducono da un lato un festival attesissimo come Uovo, con proposte di altissima qualita' concentrate in pochi giorni; dall'altro un rassegna che ha preferito una programmazione protratta nel tempo e in luoghi eterogenei. Riflettendo sul bisogno delle persone di riappropriarsi di una drammaturgia che, nelle parole di Castellucci, e' l'elemento piu' importante della rappresentazione scenica: dal corpo del danzatore nello spazio, alla "posizione del santo all'interno del quadro" o della parola nel testo, tutto e' drammaturgia...

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19/05/2008
In tutte le storie che si rispettano l'eroe deve superare una o piu' porte, deve saper cogliere l'occasione e affrontare la prova sfidando la sorte. Il nostro orizzonte degli eventi e' quello del Mediterraneo, la porta levantina da varcare unisce il nord, il sud ed anche molti Paesi europei, Kairos e' il momento di un enorme happening di dieci giorni e i nostri eroi sono 700 giovani creativi provenienti da 46 stati.
E' la Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo: un momento di incontro e dialogo che si svolgera' a Bari a cui partecipano israeliani e palestinesi, serbi e kossovari, macedoni, rom, bosniaci, italiani, francesi... Tutti insieme daranno vita ad oltre 100 eventi che saranno vetrina e finestra sulla creativita' giovanile in un mix variegato di discipline. Un'opportunita' di crescita per loro, per il pubblico e per la tanto citata economia creativa. Di storia, proposte e intenti della Biennale ce ne parla con entusiasmo Alessandro Stillo, Segretario Generale BJCEM.
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11/05/2008
Janus e' una rivista fondata da Jan Fabre che lui stesso ha affidato ad una nuova redazione nel 2005 per ringiovanirne l'orizzonte. Nicola Setari, a cui e' stata passata la staffetta, dice che Janus non e' radicata territorialmente perche' "Janus e' il dio dell'ubiquita'..."
E' una rivista tematica che cerca di far dialogare contesti di ricerca differenti; ogni numero ha un epicentro diverso e una sezione dedicata alla citta' che in quel caso e' partner; gli artisti coinvolti sono "costretti" a mettere alla prova il loro orizzonte visivo; ogni testo pubblicato ha una versione in inglese ed una nella lingua madre dell'autore. Insomma: dov'e' Janus? "Milano, Bruxelles, ma anche Parigi, Monaco di Baviera, prossimamente Londra. Oppure in Costiera Amalfitana a Praiano..."
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06/05/2008
Il tempo per incontrarsi, quello di un ascolto attento o di un ragionamento. Il tempo per sperimentare e ricominciare daccapo. Il tempo per costruire una narrazione ed anche per seguirla, che si tratti di percepire, di analizzare, di leggere un libro, o di vedere una mostra. I primi due progetti di 26cc non a caso si chiamano "Payattentionplease" e "Sensitive Timelines", ce ne parla Sabrina Vedovotto che, con altri sette tra artisti e curatori, ha fondato questo nuovo spazio a Roma.
"La mostra tout court non ci interessa, la nostra idea e' quella di lavorare ad un progetto che si sviluppi nell'arco di un anno". E ancora: "Tutto e' veloce, le cose ti passano davanti e scompaiono. Forse invece per chi ha un interesse piu' specifico per l'arte c'e' bisogno di soffermarsi." Insomma: basta con le rutilanti meteore stagionali? Basta con i raccoglitori d'attimi, ma pure con i diem perdidi?
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26/04/2008
Diffusosi in tempi relativamente recenti, grazie all'affermazione e all'uso intensivo delle nuove tecnologie anche in campo artistico-culturale, il concetto di Creative Industries identifica "tutte quelle attivita' che hanno origine a partire dalla creativita' individuale, dalle capacita' e dal talento personale, e che racchiudono un potenziale per la creazione del benessere sociale e del lavoro attraverso la produzione e lo sfruttamento della proprieta' intellettuale"; questa e' la definizione che ne da' il Creative Industries Task Force fondato nel 1997 nel Regno Unito.
Vienna ha puntato sulle Creative Industries e sulla realizzazione di un enorme distretto culturale nel cuore della citta': il MuseumsQuartier e' infatti il piu' ambizioso progetto intrapreso dalla citta' nel corso degli ultimi anni e uno dei dieci piu' grandi complessi culturali al mondo...
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22/04/2008
Dall'incontro tra un'associazione culturale torinese e una societa' di Barcellona che investe a livello internazionale in progetti culturali nasce Transport+ .
Giulia Coss e Francesca Gambetta ci raccontano la genesi e gli sviluppi di un progetto che nasce per creare occasioni di visibilita' alla giovane arte, che si collega con il lavoro svolto da fondazioni e istituzioni, che cerca il contatto con i grandi eventi cittadini e che ha l'obiettivo di diventare una Kunsthalle.
Il contenitore e' un garage degli anni '50 ristrutturato, il contenuto sono grandi installazioni in cui giovani artisti si mettono alla prova; i primi sono stati i gemelli De Serio, sabato 12 aprile hanno inaugurato Claudia Canavesi e Nadia Galbiati e in futuro...
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15/04/2008
Roberto Lambarelli, direttore di Arte e Critica, racconta che agli inizi degli anni '90 la rivista e' nata per analizzare le ragioni dei cambiamenti culturali e storici, parlando dell'arte e dei "luoghi" in cui questa si "esercita". Dalle sue parole salta all'occhio la coerenza con il titolo scelto per la rivista, essendo lui di fatto un personaggio assai critico. Non e' dalla parte di chi, per fare cassetta, segue pedissequamente la scia di poche mode internazionali, ne e' d'accordo con il fatto che oggi il valore economico sia diventato un parametro di validita' delle opere. Accetta a malincuore di riconoscere l'esistenza stessa del sistema dell'arte e sostiene che comunque non e' meritocratico. Lambarelli dice che Arte e Critica agisce sull'eco delle voci dominanti per cercare di restituire uno spazio al pluralismo. E se gli piace intendere la redazione come una piazza aperta a diversi livelli, allo stesso tempo la definisce anche una torre; perche' appunto... tra solitari ci si fa compagnia.
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09/04/2008
La vertiginosa trasformazione degli scenari urbani, dove il poderoso dispiego di risorse richiesto dalle Olimpiadi ha acceso i riflettori sul contegno del governo in merito ai diritti umani e sulla questione Tibet. Dove c'e' un enorme divario tra la minoranza metropolitana colta e spesso benestante e il resto della popolazione. Dove organismi ex industriali ospitano artisti contemporanei, come virus che si moltiplicano modificandone le strutture e le funzioni sociali. Dove c'e' la necessita' di sviluppare una strategia a lungo termine che crei le condizioni favorevoli per la produzione culturale, l'educazione partecipata all'arte, maggiore trasparenza, liberta' di espressione...
Un grande fermento creativo e' localizzato negli spazi metropolitani di Beijing, Shanghai, Guangzhou, Chongqing, Tianjin; ma anche un fomento, non inteso come impacco o suffumigio ma come incitamento, provocazione e stimolo.
La Cina diventa un caso di studio e di analisi dei trend che potranno influenzare, sia in termini di contenuti che in termini di strategie adattive, le industrie culturali dei "paesi avanzati".
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07/04/2008
Il MAMbo di Bologna e' un museo dalle molte sfaccettature e sabato ha inaugurato una nuova sezione: SpazioGAM. Qui si vogliono attivare pratiche sperimentali su questioni riguardanti l'autorialita', il valore dell'opera d'arte, la sua distribuzione e la sua conservazione, la partecipazione del pubblico.
Si comincia quindi con un progetto articolato che e' stato ideato da Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti in un'inedita collaborazione. Le fasi sono diverse: un convegno, un workshop, un'azione, un'esposizione e persino un risultato evidente, almeno in apparenza, sul piano economico.
In un intervista con Elvira Vannini i due artisti raccontano cosa succede incrociando i punti di vista e moltiplicando quindi ulteriormente i fattori dell'operazione. Non si tratta di fare conti complessi o di conoscere meccanismi economici, ma di scambi spontanei a cui si puo' partecipare, come si ritiene piu' opportuno, in un gioco di co-responsabilita' come sempre influenzato dal caso e dalle inclinazioni personali anche se impostato come "Regali e regole" in un "Prendere e dare" che consente anche di "sbirciare nel museo" in modo inconsueto.
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03/04/2008
Prende il via la quinta Berlin Biennale d'arte contemporanea, ma l'opening non sara' il momento clou. In questa capitale europea aprono una media di 8-10 nuove gallerie al mese e vive la piu' alta concentrazione di creativi per numero di abitanti, fra cervelli in fuga ed extracomunitari anche americani: esuli ideologici alla ricerca di una migliore qualita' della vita che si spostano in bicicletta in quartieri ad alto tasso di speculazione edilizia e in una scena culturale vivacizzata da spazi d'arte non profit.
"When things cast no shadow" e' il titolo di questa biennale che non richiamera' le stelle dell'art system a fare ombra sulle proposte dei tanti spazi pubblici e sperimentali cittadini, ma anzi avra' anche una versione notturna che fino a giugno dara' vita a una costellazione di proposte interdisciplinari in diversi luoghi della citta'.
Ce ne parla Marina Sorbello, uno dei fondatori e co-curatrice del progetto Uqbar a Berlino che sviluppa nuovi format espositivi con una rete di spazi europei. Ma non dimentica le sue radici e loro non si dimenticano di lei, invitandola ora in Sicilia a gestire una Rassegna del Contemporaneo. Cosi' nella sua intervista si parla di cose da vedere a Berlino, di un open call per gli artisti e di performance in piazza ad Acireale...
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31/03/2008
Dopo l'intervista con Viafarini torniamo a parlare di DOCVA: questa volta con C/O careof, l'altra associazione non profit che ha costituito il nuovo centro di produzione, elaborazione e consumo d'arte contemporanea che inaugura oggi la sua sede a Milano.
Nei locali post-industriali della Fabbrica del Vapore dal 4 aprile prende il via una macchina espositiva e un centro di documentazione per l'arte contemporanea, un luogo di studio, di visione e di ascolto, ma anche una piattaforma di progetti che si ricollega alla storia ventennale di careof e alle energie che ha mobilitato, non solo nel contesto milanese.
Mario Gorni che lo ha fondato e la curatrice Chiara Agnello ci raccontano ora di confronti, programmi pubblici e proposte interdisciplinari; tra archivi che crescono, libri che si accumulano e materiali audiovideo da consultare...

ascolta l'intervista
30/03/2008
"L'anno scorso abbiamo festeggiato i due anni di vita della rivista con un grosso evento artistico e psico-geografico, "Alma Dromestica", a cui hanno preso parte piu' di mille persone tra cui tantissimi abitanti del quartiere, dal critico d'arte alla vecchietta con i nipotini". Cosi' racconta Rosanna Gangemi, direttore di Drome magazine; il quartiere di cui parla e' il Pigneto a Roma. Drome ha un'immagine elegante e patinata, ha un taglio monografico e vuole essere una rivista rigorosa ma accattivante, che si rivolge a un pubblico internazionale.
"Drome parte dall'arte contemporanea, e dalle arti in senso trasversale, per raccontare la storia di oggi, la societa' contemporanea e le sue contraddizioni. Scomodando temi di un certo rilievo, vuole mettere in gioco questioni piuttosto complesse e controverse". Anche se non tutti i numeri sono "engages" tutti gli articoli sono copyleft, ossia possono essere liberamente utilizzati purche' si citino le fonti. Drome condivide di fondo molte delle motivazioni che hanno dato avvio a Magazines...
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16/03/2008
... dell'assoluta necessita' di portare avanti con entusiasmo i progetti nonostante le emergenze: quella dei rifiuti, quella della criminalita', quella di sviluppare un'iniziativa finanziata con denaro pubblico in un paese tanto instabile dal punto di vista politico.
Francesca Boenzi cura il progetto Exposito, ma ci parla dell'enorme energia e delle potenzialita' di Napoli piu' che dei suoi problemi. Exposito nasce come osservatorio sulla giovane arte e ha lo scopo di stimolare la ricerca artistica sul territorio campano attraverso il confronto, lo scambio e la collaborazione con soggetti internazionali. Ma Francesca dice anche che Exposito ha cercato fin dall'inizio di stabilire delle connessioni con i soggetti che gia' operavano nel sistema dell'arte locale, sia pubblici che privati. "Credo che oggi una parte importante del lavoro dei curatori stia nella generazione di processi e nella tessitura di relazioni. Exposito si fa forte proprio della collaborazione con altri progetti affini. Cosi' e' stato con 1:1 projects e FormContent". Di loro abbiamo gia' parlato in questo ciclo di interviste che percorre gli snodi di una rete di nuovi spazi italiani. Per leggere le strategie di sopravvivenza di Exposito...
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12/03/2008
Attraverso la creazione di una rete per l'innovazione e la ricerca nel campo del restauro, il Distretto Veneto dei Beni Culturali ha saputo cogliere la propensione del proprio territorio verso particolari forme di specializzazione produttiva, stimolando il dibattito scientifico e tecnologico, e la collaborazione tra le aziende e le istituzioni del settore.
Partner di numerosi programmi di cooperazione internazionale, il Distretto ha per esempio studiato e progettato il restauro e la conservazione dell'esercito di terracotta ritrovato alle porte della citta' di Xian in Cina, e la contestuale valorizzazione dell'intera area archeologica interessata dalle tombe.
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10/03/2008
Intervista a Roberto Maggiori, direttore della rivista Around Photography, che da qualche mese e' diventata "International". Se gli si chiede di cosa si occupa risponde che riflette "sulle potenzialita' e sull'uso e consumo del fotografico a prescindere dal media utilizzato". Non ha peli sulla lingua e, con tono acidulo e divertito insieme, dice che "L'orientamento di un magazine e' ovviamente influenzato da due categorie: il pubblico di riferimento e gli inserzionisti; tanto piu' questi sono numerosi tanto piu' scema la qualita'. E' praticamente un'equazione".
E se per lui alzare il livello della discussione sulla fotografia e' il primo obiettivo, non stupisce che aggiunga: "Potremmo usare un linguaggio calcistico per parlare di fotografia, magari dando una rubrica a Mughini e distribuendo la rivista tutte le domeniche allo stadio, ma non penso che questo aiuterebbe la divulgazione della Fotografia".
Anche Around Photography partecipa al progetto Magazines, da 10 anni dedicato alle riviste italiane d'arte contemporanea. Le opinioni di Maggiori e un po' di storia nella sua intervista
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05/03/2008
Viafarini nasce nel 1991 come struttura non-profit per l'arte contemporanea: uno spazio espositivo aperto alla sperimentazione e una serie di servizi di documentazione e promozione per le arti visive. Insieme a Careof, l'altra associazione attiva in quegli anni nell'area milanese, prendono il via la biblioteca d'arte contemporanea, i servizi informatizzati per gli artisti e i curatori, le residenze, gli archivi e le sinergie tra pubblico e privato.
Ora, con l'imminente trasferimento alla Fabbrica del Vapore, si apre un nuovo importante capitolo: nasce DOCVA, Documentation Centre for Visual Arts, un doppio spazio, un nuovo programma di residenze, nuovi progetti espositivi e didattici.
Di come funzionera' e delle future iniziative ne parla in un'intervista Monica Thurner di Viafarini.
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02/03/2008
Video arte nei festival cinematografici? Con la testa ancora a Los Angeles e al glamour della notte degli oscar, si guarda a New York per l'International Independent Film and Video Festival in cui viene presentato, tra gli altri, "The distance to the sun" di Andrea Dojmi.
In queste pagine 4 estratti dal film, un'intervista all'artista e un rapido 'ripasso' delle interazioni tra il sistema dell'arte contemporanea e i festival cinematografici; per aprire un dibattito sulle diverse occasioni e modalita' di mostrare video arte. Dal white cube al black cube il passaggio e' davvero cosi' facile?
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27/02/2008
Una carrellata di storie, opinioni e caratteri, emergono dalle interviste ai direttori delle riviste che partecipano a Magazines.
Alessio Ascari, co-direttore di Mousse, ci racconta quando sono partiti da quattro "battute" in un baretto di Milano arrivando poi a stampare oltre 120 pagine, fino a produrre l'attuale versione internazionale di questa free press d'arte contemporanea: "condita e impacchettata in modo accattivante", con poche news e tanti articoli lunghi da leggere davvero. Dalle sue parole emerge come e quanto condivida la filosofia di community che e' alla base di Magazines.
Esattamente 10 anni fa, infatti, UnDo.Net ha avviato la "rubrica" Magazines, nata per dare una visione simultanea delle proposte e punti di vista delle riviste italiane d'arte e cultura contemporanea. Allora, come oggi, non c'era nulla di simile nel web. La partecipazione e' sempre stata gratuita, il nostro invito e' aperto alle nuove riviste nate e cresciute nel frattempo.
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24/02/2008
Terza tappa di un ciclo di interviste che percorre gli snodi di una rete di nuovi spazi italiani e le prospettive di giovani curatori che li hanno ideati o qui sviluppano i loro progetti. Siamo ora nel centro di Bologna in una residenza per artisti e critici che ha gia' ospitato diverse iniziative pur avendo dato il via alla sua attivita' poco piu' di un anno fa.
Elisa Del Prete, che ha fatto nascere e dirige Nosadella.due, spiega come una situazione "domestica" possa diventare catalizzatrice di esperienze sia internazionali che locali, in simbiosi fra loro e in rapporto diretto con la citta' di Bologna. Secondo un complesso "gioco" di affinita', qui si convive, si lavora, e alla fine si espone per riproiettarsi all'esterno.
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20/02/2008
Macchina drogata, Libri dimenticati a memoria, Autotelefonate, Progetto per un Amleto politico, Surplace, Foto-graffie. Questi sono alcuni titoli di opere che Vincenzo Agnetti realizza fra gli anni '60 e il 1980 e che sono esposte al Mart di Rovereto fino al 1 giugno 2008.
Protagonista di ricerche radicali nel campo delle arti visive, Agnetti e' considerato il maggior esponente italiano dell'arte concettuale. Dagli anni '60 ha intrapreso e sviluppato una sua guerra contro le convenzioni del linguaggio contro la pacifica comunicazione del cliche', contro la falsa comunicazione.
Achille Bonito Oliva, che ha curato la mostra insieme a Giorgio Verzotti, lo ha chiamato "Il Marte dei malcontenti". Ci parla di lui in una lunga intervista.
Al Mart ha inaugurato contemporaneamente "Il corpo come paesaggio", un'antologica con installazioni e progetti incompiuti di un altro grande artista che ha sempre lavorato sul tema dell'eterna incomprensione: Chen Zhen.
Anche su di lui ABO dicet
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17/02/2008
Prosegue il ciclo di interviste che segue i collegamenti e le progettualita' di una rete di giovani curatori e di nuovi spazi che dall'Italia organizzano sbocchi e collaborazioni all'estero.
Caterina Riva di FormContent ci ha parlato dei rapporti con 1:1projects, adesso Cecilia Canziani ci racconta di questa iniziativa nata a Roma tre anni fa. 1:1projects all'inizio voleva essere principalmente un servizio di peer critique tra un gruppo di curatori con base a Londra e a Roma che condividevano la necessita' di confrontarsi e dialogare, scambiandosi idee e competenze.
"Le parole affinita' e condivisione fanno parte del nostro linguaggio, della nostra pratica e del nostro orizzonte" sostiene oggi la Canziani...
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08/02/2008
Esattamente 10 anni fa UnDo.Net ha avviato la "rubrica" Magazines, nata per dare una visione simultanea delle proposte e punti di vista delle riviste italiane d'arte e cultura contemporanea. Allora, come oggi, non c'era nulla di simile nel web. Ai tempi il panorama della " carta " era diverso, non esistevano free press e c'erano pubblicazioni che oggi non ci sono piu' o che adesso non partecipano piu' a Magazines. La partecipazione e' sempre stata gratuita, se nell'attuale Magazines non vedete i nomi di alcune testate e' perche' per incapacita', o per motivi politici non hanno accettato il nostro invito a partecipare.
Magazines e' un sistema di confronto orizzontale che rilancia gli argomenti offrendone visioni diversificate. Il sistema Magazines chiede alle riviste di portare la propria voce in un contesto polifonico, generosamente e accettando la sfida di lasciare un proprio articolo "nudo", fuori dalla propria "cornice" editoriale, a trasmettere le idee e il carattere della pubblicazione che rappresenta. Dalla comparazione e dalla commistione delle scelte e degli approcci culturali nasce uno nuovo spazio condiviso che rimette in gioco gli argomenti per la community di utenti.
Questo risultato compensa il lavoro necessario a gestire il sistema Magazines (monitorare il panorama editoriale, sollecitare le testate ad inviare i materiali, organizzarli, pubblicarli e diffonderli).
Abbiamo ora chiesto ai direttori delle riviste di raccontare come e' nato e come si colloca il loro progetto, quali sono stati gli stimoli e le urgenze di partenza e come vedono il futuro. Dalle loro risposte emerge come e quanto condividono la filosofia di community che e' alla base di Magazines. La prima intervista e' con Tiziana Villani, Direttrice di Millepiani, semestrale di filosofia, estetica e politica
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04/02/2008
Roma, Londra, Napoli in un via vai di artisti e curatori che spesso si scambiano i ruoli per organizzare, ora sotto un arco di mattoni nell'est di Londra, ora in zone periferiche partenopee, collaborazioni per mostre e residenze con autori stranieri e nostrani.
Caterina Riva, uno dei fondatori di FormContent, racconta come e' nato questo nuovo spazio e ci introduce in una rete di collaborazioni tra alcune delle giovani realta' curatoriali attive in Italia (e non solo).
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29/01/2008
L'Italia non e' sola nella pratica della censura verso forme di espressione troppo scomode, anche in Francia giochi di potere e politici locali si oppongono spesso ad opere accusate di essere sconvenienti nei confronti delle persone o della societa'. Piu' o meno come in Italia e' successo un pandemonio per i pupazzi appesi di Cattelan, lo sciacquone "patriottico" di Goldi e Chiari o le opere di Coniglioviola nella mostra Arte e omosessualita', oltralpe sono andati nei guai Atelier Van Lieshout, Gloria Friedmann o Jean Marc Bustamante. Lo storico lavoro di Antoni Muntadas, nato per raccogliere via web denunce di casi di censura, sarebbe ancora molto aggiornabile. Paese che vai gente che trovi: in Italia sono soprattutto la morale e la religione le piu' "permalose", in Francia la censura si attiva soprattutto su tematiche inerenti la protezione dei minori, mentre in Russia si tutelano l'ideologia politica e una certa immagine nazionale; anche ultimamente sono state "oscurate" opere dei Blue Noses e del gruppo PG. Ma qui, si sa, la storia e' lunga.
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27/01/2008
In occasione di Arte Fiera Art First, Bologna la grassa diventa anche dotta (o viceversa) e si anima di visitors da tutta Italia e oltre. Quest'anno in fiera ci sara' posto per 26 giovani spazi espositivi fra le 200 gallerie italiane e internazionali in elenco. E poi incontri, presentazioni e premi a go go.
Gli eventi "collaterali" sono tutti in una notte: un sabato 26 gennaio da affrontare mappa alla mano, seguendo il buffet itinerante in palazzi e luoghi storici della citta', fra concerti e mondanita', fino ai fuochi d'artificio in piazza. Ma mostre, proiezioni video, performance e spettacoli coinvolgono molteplici luoghi per piu' di 4 giorni: dal "tradizionale" appuntamento con le arti elettroniche di Netmage, all'Arte Povera nel Museo Civico Archeologico.
Programmi da cui si puo' deviare per un MAMbo, per perdersi in "Lost cinema lost" a Modena o a fra le ceramiche di Faenza. Si' perche' se e' vero che a Bologna succede di tutto, anche in altre citta' emiliane ci sono proposte interessanti...
Nella pagina che abbiamo realizzato troverete pero' anche i progetti di arte pubblica e le proposte di gallerie storiche o fuori circuito. Per farvi un'idea di cosa succede in un colpo d'occhio:
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22/01/2008
Il festival e' sempre piu' connaturato al vivere e al relazionarsi reciproco, per cui diventa il "risultato dell'esistere, del fare, del muoversi di tante, diverse comunita' culturali attorno a linguaggi, mondi di sapere, sistemi di valori e, piu' in sintesi modelli di identita'".
La festivalizzazione della cultura, tuttavia, rischia di cannibalizzare il settore culturale e di enfatizzare troppo effetti immediati ed aspettative economiche, mettendo in ombra, il valore di progetti non legati alla dimensione di evento (sicuramente piu' comunicativa e visibile), ma ugualmente importanti nel loro impatto di rigenerazione territoriale. Il festival, tuttavia, e' in grado di ospitare quella dimensione immaginifica, specifica dell'arte, del mito e del rituale, che e' parte del lavoro mentale quotidiano della gente, diventando quindi pratica sociale: non solo fantasia, fuga o passatempo elitario, ma forma di azione che coinvolge la societa' in modo diretto e ricco di interazioni.
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20/01/2008
Dove Corinne Diserens, direttrice del nuovo museo di Bolzano, racconta della sua formazione internazionale, dei progetti della nuova istituzione per creare uno stretto rapporto con il territorio e di come il nucleo tematico della collezione si sviluppera'. Parla dell'iniziativa che in dicembre ha permesso di sperimentare la nuova prestigiosa architettura del museo e del lavoro che si sta svolgendo intorno alla prima grande mostra che aprira' a fine maggio. Spiega quali sono le relazioni del museo con Manifesta7 e infine affronta un discorso sulle differenze fra musei europei e americani.
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15/01/2008