L'omino che trasporta il rettangolo bianco

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Indice :

1 La sfida!

2 L'omino che trasporta il rettangolo bianco

3 Lulu/Valentina studentessa in Giappone

4 La maschera

5 Senza titolo (non voglio "soccombere" alla tentazione di usare la frase presente nell'immagine come titolo)

6 La vestizione dei sub-eroi sotto gli occhi delle donne

7 A passeggio nel parco?

8 Dall'alba al tramonto

9 La donna del mistero

10 Il potere del taglio

11 Rifrazioni

12 Le latenze del bianco

13 Il cuore sospeso nell'ombra

14 Da lì qualcuno ci guarda

15 Con titolo

16 Il cielo è azzurro dappertutto!

17 Teatro e pittura, digitale

18 Oldernet

19 Ciò che l'immagine non dice

20 Un lago in "attesa"

21 L'incidente

22 Body-Landscape Art

23 La paura ha un volto (o una maschera)

24 POP-UP

25 Maschere

26 La famiglia

27 Figli dell'iperrealismo

28 Capitani coraggiosi

29 Rettangoli di prato

30 I luoghi della varietà o discorso sul kitsch

31 Fotodinamismi

32 Supponiamo che sia vero, dopo tutto? E allora?

33 L'ambiguità del confine

34 Diruptio






Se si scompone l'immagine si potranno notare tre diversi riferimenti necessari per darle significato.

Due di essi sono moderni e provengono dal contesto della segnaletica stradale o più in generale dalle indicazioni di direzione.

Si tratta di
1) il cartello stradale di divieto di transito; su cui tra l'altro è sovrapposta la nuova immagine;
2) l'omino stilizzato; che proviene dallo stesso ambito; si usa nella segnaletica stradale, ma anche per indicare direzioni come ad esempio quella di una toilette maschile.

Faccio notare tuttavia che, mentre il divieto di transito costituisce una immagine astratta e dunque comprensibile solo per convenzione; l'omino è una figura antropomorfa, che fa riferimento alle proporzioni reali del corpo umano maschile ed è dunque riconoscibile indipendentemente dalle convenzioni della cartellonistica stradale.

Vi è però una terzo riferimento, molto più antico, in questa immagine, che si riferisce al gesto o, più precisamente, all'atteggiamento del corpo dell'omino. Si tratta dell'iconografia cristiana del cristo portatore della croce nel corso della "Passione".

Questa terzo riferimento d'immagine è un così detto pathosformel.

Attingo per semplicità da Wikipedia.
Con il termine pathosformel (pl. pathosformeln), coniato da Aby Warburg nei primi anni del '900, si intendono alcune immagini archetipiche che ritornano in contesti differenti attraverso i secoli della storia dell'arte. (…) Le pathosformeln sono fermi-immagini che condensano la creazione originaria (pathos) con la ripetitività del canone a cui fanno involontariamente riferimento (formeln, ovvero formule).

In questa formula gestuale si condensano: la fatica innanzi tutto, ma anche il sacrificio: cioè è un gesto compiuto per liberare gli altri dalla necessità di doverlo fare allo stesso modo.

Proviamo ora a mettere insieme i tre riferimenti.

"Per di qua normalmente non si passa" oppure, per estensione, "tutto quello che è al di là di questo cartello non è accessibile, almeno provenendo da questa direzione"; tuttavia "un modo per accedere c'è": "è possibile se qualcuno compie un gesto fuori dagli schemi convenzionali", in un certo senso "mostra la via agli altri che non ne hanno il coraggio" e "modifica le regole stabilite"; "qualcuno che sia in grado di liberare gli altri dal peso di andare contro le regole e mostri la via per accedere dove normalmente non si può", "per conoscere ciò che normalmente non è consentito conoscere".



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A presto e… buona sfida!